Giunsero in quel luogo tre volpi.
La volpe di Esopo, accortasi che risultava vano ogni suo tentativo di raggiungere un gustoso grappolo d’uva, reagì alla sconfitta, non soltanto sostenendo di non aver mai desiderato raggiungere l’uva, ma perfino disprezzando il premio, che aveva mancato di ottenere, affermando che l’uva non era matura !
Ed andò altrove.
Poi venne la volta della volpe stolta. Tutte le creature stolte, non realizzano le situazioni, poiché boriose e poco intelligenti. Iniziò a saltare. Saltava e saltava. Più il tempo passava, più le sue forze venivano meno.
Non sappiamo se sia ancora là che salta, oppure se, nel frattempo, sia morta di stenti…
Infine venne la terza ed ultima volte. Non aveva ambizioni smisurate, conosceva i propri limiti, comprendeva gli eventi e faceva tesoro delle esperienze.
Dopo un ragionevole numero di salti, si guardò attorno, rassegnata e con il capo chino, e … che meraviglia ! si accorse che la vite, con un gustoso grappolo d’uva, cresceva in un campo pieno all’inverosimile di gustosissime fragole mature.
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